Alimentazione in pre-dialisi


Alimentazione in pre-dialisi

Le scelte alimentari sono sempre importanti per la nostra salute, a maggior ragione quando è presente la Malattia Renale Cronica. Il tipo e la quantità degli alimenti che mettiamo in tavola può influenzare l’andamento della MRC.1

Non esiste una dieta pre-dialisi che sia valida per tutte le persone con malattia renale. Molto dipende dalle condizioni di partenza, ad esempio se è presente anche il diabete. Il medico e il dietologo/dietista specializzato sono preziosi alleati per indirizzarci verso le giuste scelte e rispondere a tutti i dubbi in modo da farci comprendere i motivi alla base di questi cambiamenti nelle nostre abitudini a tavola.1 Le raccomandazioni possono variare nel tempo, in base a come si modificano la funzione dei reni e  altri fattori.2

Ecco gli elementi nutritivi a cui occorre prestare attenzione quando si ha Malattia Renale Cronica in fase di pre-dialisi:




Ecco a cosa fare attenzione nell’alimentazione in pre-dialisi


Poche proteine

Il nostro corpo ha bisogno di proteine per costruire i nostri muscoli, riparare le ferite e combattere le infezioni, ma quando c’è la Malattia Renale Cronica bisogna fare attenzione alla quantità di proteine che ingeriamo con il cibo.1

Il medico e il dietologo/dietista sono le persone di riferimento nel capire come ridurre le proteine nella nostra dieta di tutti i giorni sulla base del nostro stadio di malattia, livello nutrizionale, massa muscolare e altri elementi importanti relativi alla nostra salute. In questo modo è possibile difendere la salute dei reni e allo stesso tempo evitare la perdita di massa muscolare.1
Per evitare la perdita di muscolo, il medico può raccomandare la supplementazione con chetoanaloghi.3 Queste sostanze permettono di costruire le proteine necessarie per il funzionamento dell’organismo senza produrre prodotti di scarto a base di azoto che appesantiscono il lavoro dei reni.3      

Con una dieta ipoproteica, ovvero mangiando meno proteine, possiamo aiutare i nostri reni a restare funzionanti più a lungo.1


Con una dieta ipoproteica, può capitare di avere restrizioni su cibi che normalmente ci forniscono importanti vitamine e minerali.  In questo caso il medico potrebbe raccomandare l’assunzione di integratori alimentari.1 L’importante è non cedere al “fai da te” per quanto riguarda gli integratori, alcuni, infatti, sono pericolosi per chi ha la malattia renale cronica.1 È bene fare sempre riferimento al medico o al dietologo/diestista specializzato.1

Secondo le Linee Guida, con un GFR inferiore a 30 ml/min 1,73 m2, la quantità di proteine non deve superare gli 0,8 grammi per ogni kg di peso corporeo al giorno.4


Diminuire l'apporto di sodio

Quando i reni non lavorano bene, il sodio e i liquidi si accumulano nel corpo e possono causare problemi di pressione alta e gonfiore agli arti. Per questo il medico o il dietologo/dietista raccomandano di limitare l’apporto di sodio con la dieta.1 Per farlo occorre sostituire il sale da cucina (cloruro di sodio) ed evitare i cibi processati, di solito ricchi in sale.1 Ecco qualche consiglio utile:1

  • Condire i piatti con condimenti poveri di sodio, come erbe e spezie essiccate
  • Evitare i cibi precucinati e congelati o zuppe disidratate
  • Evitare insaccati e salumi
  • Evitare snack confezionati, cibi d’asporto e fast food
  • Evitare sostituti del sale da cucina con sali a base di potassio
  • Imparare a leggere le etichette dei cibi che acquistiamo

Diminuire l’apporto di fosforo

Nella Malattia Renale Cronica è importante evitare l’accumulo di fosforo facendo molta attenzione alla dieta. Infatti i reni non sono in grado di rimuoverlo in modo efficace dal sangue.1 Se c’è troppo fosforo nel sangue può causare la perdita di calcio dall’osso con conseguente fragilità dello scheletro. Inoltre, il fosforo potrebbe accumularsi in distretti in cui non dovrebbe essere come pelle, articolazioni e muscoli e causare danni al cuore, scarsa circolazione, dolore e ulcere cutanee.1 Il fosforo presente nei cibi vegetali è meno assorbito rispetto ai cibi di origine animale o agli additive.1
È buona regola fare attenzione soprattutto ai cibi processati, che spesso contengono, oltre a molto sodio, anche molto fosforo.1


Aggiustare l’apporto di potassio

Troppo o troppo poco? Alcune persone con malattia renale hanno necessità di aumentare il potassio, altre di ridurlo.1 Dipende da come stanno lavorando i reni e dai farmaci che vengono assunti. Infatti alcuni farmaci possono variare i livelli di potassio nel sangue.1 Il medico è il riferimento per avere indicazioni precise sull’assunzione di potassio nella pre-dialisi.1

Assumere il calcio in modo adeguato

Durante i primi stadi della Malattia Renale Cronica si può andare incontro a perdita di calcio, che è causata dal fosforo che si accumula nel sangue.1 Quindi un buon modo per evitarlo è ridurre i cibi ricchi in fosforo.1 Esistono anche farmaci che “sequestrano” il fosforo dei cibi (chelanti del fosforo).1 Anche l’assunzione di vitamina D può aiutare a mantenere il calcio nelle ossa e il fosforo bilanciato per prevenire problemi scheletrici.1

É importante però non assumere integratori senza l’approvazione del proprio medico.1


Controllare l’assunzione di liquidi

La maggioranza delle persone nei primi stadi della Malattia Renale Cronica non ha necessità di limitare l’apporto di liquidi nella dieta, ma all’aumentare del danno renale il medico potrebbe raccomandare di prestare attenzione alla quantità di liquidi introdotti ogni giorno e dare indicazioni precise. Seguendo le raccomandazioni del medico e del dietologo/dietista specializzato si potrà avere il giusto apporto evitando di stressare i reni e senza disidratarsi.1


Ioproteggoimieireni.it è un progetto promosso e curato da Fresenius Kabi con l’obiettivo di offrire informazioni e strumenti per la gestione della malattia renale cronica.
Le informazioni contenute nel Sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.