Terapia



La terapia per la Malattia Renale Cronica

Il trattamento della Malattia Renale Cronica ha l’obiettivo di controllare i sintomi, ridurre le complicanze e rallentare la progressione della malattia.1 Il trattamento si adatta a ogni persona e dipende soprattutto dalla causa della MRC.1 Purtroppo in molti casi, anche se la causa è sotto controllo, come ad esempio il diabete o la pressione alta, il danno renale potrebbe comunque progredire.1

I principali trattamenti hanno questi obiettivi:




Cambiamenti dello stile di vita:2

  • Smettere di fumare

  • Modificare la dieta, più salutare e bilanciata

  • Ridurre l’introito di sale (meno di 6 g al giorno, come un cucchiaino

  • Fare attività fisica regolare, almeno 150 minuti a settimana

  • Limitare il consumo di alcol

  • Perdere peso corporeo se si è obesi o in  sovrappeso

  • Evitare i farmaci anti-infiammatori non steroidei da banco, che potrebbero danneggiare i reni.

Insufficienza renale

Quando la Malattia Renale Cronica è molto avanzata (stadio 5, GFR<15) si va incontro a insufficienza renale ed è necessario intervenire dall’esterno. Gli interventi possono essere:3

  • la dialisi
  • il trapianto di rene

 





Terapia conservativa della MRC

Con terapia conservativa o cura conservativa della MRC, si intende un insieme di interventi utili per mantenere il più possibile la funzione dei reni e rallentarne il declino.

Nella gestione della terapia conservativa della Malattia Renale Cronica l’alimentazione gioca un ruolo importante.1 La dieta deve essere personalizzata in base alla gravità della MRC e richiede interventi anche sull’assunzione di sale fosfato, e potassio.3  È importante non fare una dieta fai da te, ma rivolgersi a un nutrizionista esperto che può dare suggerimenti per avere una dieta ben bilanciata e salutare.1

 

Il ruolo delle proteine nella MRC

Nella gestione alimentare della MRC è bene ridurre l’apporto di proteine nella dieta e assumere un massimo di 0,8 g per ogni kg di peso corporeo al giorno. Quindi, considerando un peso di 70 kg, l'apporto di proteine dovrebbe essere al massimo di 56 grammi al giorno. Questa accortezza riduce il lavoro dei reni producendo meno prodotti di scarto.3 È importante quindi evitare un consumo eccessivo di cibi proteici per non sovraccaricare i reni e accelerare il declino della loro funzione.3

La terapia conservativa ha l’obiettivo di:3

  • Rallentare la progressione della malattia
  • Prevenire lo sviluppo di complicanze

Integrazione con aminoacidi chetoanaloghi nella MRC

Per supportare la dieta a basso apporto di proteine è utile supplementarla con aminoacidi chetoanaloghi.4
Queste sostanze sono dei precursori degli aminoacidi, i «mattoni» che costituiscono le proteine. La loro caratteristica peculiare è di essere privi di azoto.4 I chetoanaloghi permettono quindi di costruire le proteine necessarie per il funzionamento dell’organismo senza produrre elementi di scarto a base di azoto che possono portare a un sovraccarico dell'attività renale.4 In questo modo, i chetoanaloghi permettono di evitare i rischi dello scarso apporto di proteine (come la perdita di massa muscolare) e allo stesso tempo non appesantiscono il lavoro dei reni.4 L’assunzione di chetoanaloghi è raccomandata per le persone che devono seguire una dieta ipoproteica o estremamente ipoproteica.4

 

I benefici dei chetoanaloghi

L’assunzione di chetoanaloghi associata alla dieta con basso apporto di proteine porta numerosi vantaggi:4

  • Miglior controllo dei livelli di urea nel sangue

  • Ridotto rischio di malattie cardiovascolari legate alla MRC

  • Rallentamento della malattia

  • Allontanamento della dialisi


MRC e trattamento dialitico

Esistono due tipi principali di dialisi:5

  • L’emodialisi consiste nel deviare il sangue verso un macchinario esterno che lo filtra e lo reintroduce nel corpo.5

  • La dialisi peritoneale consiste nel pompare i fluidi di dialisi nello spazio peritoneale, che si trova nell’addome per rimuovere le scorie dal sangue mentre passa attraverso i vasi che rivestono l’interno dell’addome.5

Emodialisi

L’emodialisi è un processo che pulisce e filtra il sangue attraverso uno strumento che rimuove gli scarti pericolosi, sali e liquidi in eccesso quando i reni non sono più in grado di farlo in modo efficace.6
La dialisi aiuta inoltre a controllare la pressione arteriosa e a mantenere in equilibrio elementi importanti per la salute come potassio, sodio, calcio e bicarbonato.7 All’interno del macchinario usato per l’emodialisi c’è uno speciale filtro chiamato dializzatore che funziona come un rene artificiale.7
Durante la dialisi il sangue viene aspirato da un accesso venoso, viene inviato mediate un set di tubi al dializzatore, dove viene filtrato. Una volta ripulito da tutte le scorie, il sangue viene reintrodotto nel corpo attraverso un altro set di tubi.7


Durante il processo, lo strumento controlla:7

  • la pressione arteriosa

  • la velocità di flusso del sangue attraverso il filtro

  • la velocità di rimozione dei liquidi dal corpo

Per sottoporsi all’emodialisi occorre preparare un accesso ai vasi sanguigni mediante un piccolo intervento chirurgico. Esistono tre diversi tipi di accesso:8

  • Fistola, unione chirurgica tra un’arteria a una vena nel braccio

  • Graft, un tubo morbido che fa da ponte tra una vena e un’arteria del braccio

  • Catetere, un pezzo di tubo morbido che viene posizionato in una vena larga, solitamente nel collo.

Ogni sessione di emodialisi dura all’incirca 4 ore.5


Dialisi peritoneale

La dialisi peritoneale permette di usare il peritoneo, un sottile strato di tessuto membranoso che ricopre le pareti interne della cavità addominale e i nostri organi interni, come una membrana filtrante (dializzatore).9
Questa membrana contiene molti piccoli vasi sanguigni e presenta un’ampia superficie adiacente alla cavità addominale e per queste sue caratteristiche può funzionare come filtro per il sangue. In particolare, è possibile sfruttarla per la filtrazione del sangue quando la cavità addominale viene riempita con un liquido apposito: la soluzione di dialisi.9
La soluzione di dialisi può essere iniettata all’interno dell’addome da un macchinario mediante un piccolo tubo morbido (catetere).
Questa soluzione contiene un mix di sali minerali e altri additivi dissolti in acqua;6 tra essi è presente anche uno zucchero, il destrosio, che è in grado di attirare rifiuti, sostanze chimiche e acqua in eccesso dal sangue verso la membrana peritoneale e quindi riversarli nella soluzione di dialisi.10
Dopo la filtrazione, il fluido «sporco» viene drenato fuori dall’addome e scartato, in seguito viene pompata della nuova soluzione di dialisi per un altro ciclo di filtrazione.9


Tipi di dialisi peritoneale

Esistono due tipi di dialisi peritoneale, entrambi possono essere eseguiti dal paziente in autonomia dopo un adeguato training:9

  • Dialisi peritoneale ambulatoriale continua, viene eseguita tipicamente durante il giorno.
  • Dialisi peritoneale automatizzata, può essere eseguita durante la notte mediante un macchinario che drena e riempie l’addome in modo automatico.  

Il trapianto di rene

Il trapianto di rene consiste nel ricevere un rene sano nel proprio corpo per ripristinare il lavoro di filtrazione che i reni non riescono più a fare.12  Le persone che ricevono un trapianto di rene solitamente vivono più a lungo delle persone che devono restare in dialisi. Inoltre, possono tornare a vivere in maniera molto simile a prima che insorgesse l’insufficienza renale o prima di entrare in dialisi.12 
Per molti pazienti ci sono poche limitazioni alimentari, sebbene è importante mantenere un peso ideale e una dieta sana per non appesantire il nuovo rene.12

Come avviene l'operazione

L’operazione di trapianto di rene dura all’incirca 3-4 ore. L’organo donato viene posizionato dal chirurgo  nella parte bassa dell’addome dove è più semplice collegarlo ai vasi sanguigni e alla vescica.12 Se non ci sono ragioni mediche per rimuoverli, i reni non funzionanti vengono lasciati al loro posto.12 Molte persone dopo aver ricevuto il trapianto di rene si sentono molto meglio.13 A volte il nuovo rene impiega qualche giorno prima di iniziare a funzionare.13


Provenienza del rene per il trapianto

È possibile ricevere un trapianto di rene (ricevente) da un membro della propria famiglia (donatore vivente, parente) o da una persona che è deceduta di recente (donatore deceduto).
A volte è possibile ricevere un rene da un familiare non imparentato, come moglie o marito o da un amico molto stretto (donatore vivente non parente).12

In mancanza di un donatore vivente si può entrare in lista d’attesa per un organo da donatore deceduto. L’attesa può durare anche alcuni anni.12

In media il trapianto da donatore può durare 15 o 20 anni, mentre un rene da donatore deceduto solitamente ha una durata di 8 – 10 anni.12


Ioproteggoimieireni.it è un progetto promosso e curato da Fresenius Kabi con l’obiettivo di offrire informazioni e strumenti per la gestione della malattia renale cronica.
Le informazioni contenute nel Sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.


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Fonti

  1. Chronic kidney disease Mayo Clinic https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/chronic-kidney-disease/symptoms-causes/syc-20354521 (Accesso 13/05/2024)
  2. NHS Treatment Chronic kidney disease https://www.nhs.uk/conditions/kidney-disease/treatment/ (Accesso 13/05/2024)
  3. Kidney Disease: Improving Global Outcomes (KDIGO) CKD Work Group. KDIGO 2012 Clinical Practice Guideline for the Evaluation and Management of Chronic Kidney Disease. Kidney inter., Suppl. 2013; 3: 1–150.
  4. Bellizzi V, et al. Ketoanalogue Supplementation in Patients with Non-Dialysis Diabetic Kidney Disease: A Systematic Review and Meta-Analysis. Nutrients. 2022 Jan 19;14(3):441. doi: 10.3390/nu14030441.
  5. NHS Dialysis  https://www.nhs.uk/conditions/dialysis/what-happens (Accesso 13/05/2024)
  6. National Kidney Foundation Dialysis  www.kidney.org/atoz/content/dialysisinfo (Accesso 13/05/2024)
  7. NIDDK Hemodialysis  https://www.niddk.nih.gov/health-information/kidney-disease/kidney-failure/hemodialysis (Accesso 13/05/2024)
  8. National Kidney Foundation Hemodialysis Access  https://www.kidney.org/atoz/content/hemoaccess (Accesso 13/05/2024)
  9. NephCure Peritoneal Dialysis https://nephcure.org/peritoneal-dialysis/ (Accesso 13/05/2024)
  10. Mayo Clinic Peritoneal dialysis https://www.mayoclinic.org/tests-procedures/peritoneal-dialysis/about/pac-20384725 (Accesso 13/05/2024)
  11. NIDDK peritoneal dialysis https://www.niddk.nih.gov/health-information/kidney-disease/kidney-failure/peritoneal-dialysis  (Accesso 13/05/2024)
  12. National Kidney Foundation. Kidney Transplant  https://www.kidney.org/atoz/content/kidney-transplant (Accesso 13/05/2024)
  13. NIDDK Kidney Transplant  https://www.niddk.nih.gov/health-information/kidney-disease/kidney-failure/kidney-transplant. (Accesso 13/05/2024)